Alpaca: riflessioni in libertà  

 

I giorni sono volati da quando ho scritto l’ultima volta e mi sembra un secolo tante sono state le cose che sono successe nel mondo e che hanno stravolto le nostre esistenze.
Mentre la vita mia e dei miei alpaca ha continuato nella sua routine piacevole e rassicurante, quella di molti ha subito cambiamenti ben più drastici e purtroppo dolorosi.Le libertà individuali hanno subito limitazioni importanti e drastiche, la creatività e l’operosità sono state messe da parte per far spazio alle “regole” che possono salvarci dal virus. Un mondo da film di fantascienza.
Ma non qui: la campagna con i miei alpaca e gli animali in genere, ha mantenuto i suoi ritmi dolci e costanti.

Scopri tutti i nostri eventi!

Mi devo alzare la mattina ed andare nel campo a preparare la prima colazione per tutti: e guai se faccio troppo tardi perchè Slash, Plinio e Pericle mi accolgono con un diavolo per pelo…! Uno sguardo carico di rimprovero e un latente nervosismo mi fanno capire che sono fuori tempo massimo. Non resta che far finta di niente e cercare di rabbonirli con la rapida erogazione del loro cibo preferito.
Non mi stanco mai di guardarli mentre soddisfatti mangiano la loro razione e girellano per cercare nelle ciotole dell’altro: masticano in modo così buffo e hanno movimenti che in qualche modo rilassano moltissimo chi li osserva. Se poi allungo la mano e li sfioro, allora sono completamente soddisfatta.
Se l’erba non è troppo fredda e bagnata li faccio uscire e loro gradiscono molto. Una corsetta, un rotolamento nel loro spazio apposito, un bagno di sole e ovviamente erba fresca.
La mattina passa veloce e quando mi ripresento nel pomeriggio sanno che potrebbe esserci la passeggiata: ormai hanno collegato certi gesti che faccio e certe parole con l’andare dentro al recinto per essere preparati per uscire. Non sempre hanno voglia, proprio come noi! Te lo fanno capire con lo sguardo sdegnato e un minor grado di collaborazione che può essere il darti il sedere e il farsi mettere la cavezza con qualche difficoltà.

Usciti dal cancello e fatti i primi passi le cose cambiano perchè sanno che andremo a fare anche una breve sosta per brucare un po’. Camminiamo per campi e boschi, stando attenti quando incontriamo qualcuno a mantenere la distanza di sicurezza: sono gli unici momenti in cui i due mondi si incontrano e si guardano da lontano. E’ innaturale e strano. Chiedono di avvicinarsi, di fare una fotografia e magari di toccare ed io mi scosto e mi allontano per permettere a loro di accostarsi agli alpaca. Distanza, spazio, lontananza, un fondo di disagio e un po’ di tensione… passa tutto dopo poco. Li vedo felici, stupiti, emozionati. Sono pochi minuti ma mi fanno ripartire felice, orgogliosa dei miei tre giovanotti che hanno regalato un sorriso e qualcosa di cui parlare a casa in famiglia, fra quelle mura che oltre a proteggere, imprigionano…ma non qui, nel mio mondo di alpaca!

Vuoi fare una passeggiata con noi?

Contattaci per ogni ulteriore informazione e scopri tutti gli eventi!